Partiamo dalla definizione di base: una piscina è una vasca, di solito artificiale, riempita d’acqua a scopo ricreativo. Rilassarsi immergendosi al suo interno, sorseggiare un cocktail su un gonfiabile o nuotare per tenersi in forma sono i modi più diffusi di fruirne. Ma quanti tipi di piscine esistono? E come si puliscono senza fare fatica?
Fatta eccezione per le piscine olimpiche che hanno sempre forma rettangolare e dimensioni di 50×25 metri, esistono piscine rotonde, ovali, a forma di “L” e irregolari. Ce ne sono di grandi, piccole e piccolissime, esterne e interne – queste ultime diffuse soprattutto nelle strutture turistiche di montagna e nelle regioni più fredde – di interrate, seminterrate e fuori terra.
Robot per piscina, la soluzione a ogni fatica
Che siano grandi o piccole, interne oppure esterne, ad accomunare i vari tipi di piscina sono la manutenzione e la cura richiesta ai rispettivi proprietari. Se l’acqua, affinché sia sana dal punto di vista chimico e biologico va trattata con prodotti adeguati come il cloro, il regolatore di PH e l’alghicida, il fondo e la superficie di galleggiamento della piscina vanno puliti meccanicamente. I corpi con densità maggiore dell’acqua tendono a depositarsi sul fondo, quelli meno densi invece galleggiano. Sporcizia, quella superficiale, che compromette l’aspetto della nostra piscina e che di solito si asporta a mano, con il retino.
Peli, capelli, polvere, detriti e insetti sono i principali nemici di ogni piscina, corpi estranei in grado di trasformare quello che è sempre stato il nostro sogno in qualcosa di pesante e fastidioso da gestire. Per fortuna, così come accaduto con le pulizie di casa, anche le piscine possono oggi avvalersi di soluzioni tecnologiche robotizzate che ci sollevano da qualsiasi fatica. Sono i cosiddetti robot per piscine, pensati sia per pulire il fondo dai detriti, sia per filtrare l’acqua nella sua superficie di galleggiamento.
Aiper Surfer S1, lo skimmer robot senza fili da 10 ore di autonomia
L’azienda che più di ogni altra è all’avanguardia nella pulizia robotizzata delle piscine è l’americana Aiper nel cui catalogo figurano robot piscine per tutte le esigenze. Fra i robot pulisci piscina più recenti vi è l’Aiper Surfer S1, progettato per funzionare come skimmer robot a batteria, quindi per filtrare la superficie dell’acqua, punto per punto, liberandola da peli, polvere, foglie e insetti.
La capacità di ricaricarsi di energia solare gli garantisce un tempo massimo di pulizia dell’acqua di 10 ore, sufficiente per piscine anche molto grandi, come quelle installate nelle varie strutture turistiche (hotel, agriturismo, villaggi e resort). I sensori a ultrasuoni frontali di cui l’Aiper Surfer S1 dispone gli consentono movimenti intelligenti: lo skimmer robot rileva infatti la presenza del bordo della piscina e di altri ostacoli, indietreggiando e ottimizzando i tempi di lavoro.
Grazie all’app Aiper, disponibile per gli smartphone Android e iOS, il robot Aiper Surfer S1 può essere guidato a distanza. In questo modo offre all’utente due modi di funzionamento: tramite controllo remoto (mediante l’app, appunto) e in totale autonomia (sfruttando il suo movimento e i sensori che rivelano la presenza di ostacoli). La qualità costruttiva lo rende idoneo a qualsiasi tipo di piscina, sia di acqua dolce, sia di acqua salata. Non solo, trattando la superficie di galleggiamento, il Surfer S1 si rivela perfetto anche come robot per piscine fuori terra, le più diffuse in ambiente domestico.
Complice il gran caldo degli ultimi anni e soprattutto il basso costo e la facilità di montaggio, le piscine fuori terra rappresentano la soluzione ideale per single e famiglie che dispongono di piccoli spazi esterni. Ce ne sono di diverse forme e dimensioni: rettangolari, rotonde, ovali, a struttura portante e gonfiabili (ossia auto-portanti). Le piscine gonfiabili in particolare richiedono poco tempo per essere installate: basta gonfiare il bordo con un compressore elettrico o manuale quindi riempirle d’acqua. Per galleggiamento il bordo sosterrà l’intera piscina.