Il birdwatching, ossia l’osservazione degli uccelli liberi in natura, è un hobby che fa bene alla mente e al corpo. È il miglior modo per staccare la spina dalla routine quotidiana e trascorrere piacevoli giornate all’aria aperta. Può essere praticato indistintamente da uomini e donne, adulti e bambini, in solitaria o meglio ancora in gruppo, per favorire la socializzazione e arricchire le proprie conoscenze. Durante l’avvistamento si parla di fauna, in particolare di uccelli, di natura in generale, di meteo e fisica ottica. Sì, perché se c’è uno strumento di cui il birdwatcher non può proprio fare a meno, questo è senza dubbio il binocolo.
Con un buon binocolo al collo, come uno dei tanti che la linea Sport Optics di Nikon mette a disposizione, tutti possono dedicarsi al birdwatching. Osservare gli uccelli più da vicino quando sono fermi o in volo, pur rimanendo a distanza e imparando ad averne rispetto, può trasformarsi in una passione da coltivare e perfezionare nel tempo. Diffusa in tutta Europa – in Inghilterra il 6% della popolazione pratica abitualmente questo hobby – l’osservazione degli uccelli tramite binocolo è un hobby in crescita anche in Italia dove, accanto ad aree libere sorgono, grazie al supporto di enti ed associazioni votate alla protezione animale, centri e riserve naturali dedicate. L’Italia, d’altronde, offre paesaggi mozzafiato e luoghi di assoluto privilegio: si pensi alle migrazioni di volatili che animano lo Stretto di Messina, al Delta del Po, al Parco Nazionale del Gran Paradiso, alle Foci dell’Isonzo, al Promontorio del Conero e via dicendo.
Il binocolo è lo strumento principe
È una delle invenzioni più utili ed emozionanti che l’uomo abbia mai realizzato nella sua storia. Il binocolo permette, osservando con tutti e due gli occhi, di ingrandire il mondo che ci circonda e vedere in grande soggetti che a occhio nudo appaiono piccoli e lontani. La Luna e gli altri pianeti del cielo, per esempio, possono essere ammirati con un buon binocolo così come i panorami, i paesaggi urbani e naturali, gli uccelli che li popolano e tutti gli altri animali. Ma quale binocolo è più indicato per osservare la natura e fare birdwatching?
Quanti ingrandimenti per il birdwatching?
La prima caratteristica che viene in mente, quando si parla di binocoli, è il fattore di ingrandimento ossia il potere che il binocolo ha di ingrandire i soggetti inquadrati. È un aspetto importante ma prima di correre ad acquistare il modello con il maggiore ingrandimento possibile occorre fare alcune considerazioni. La prima riguarda la stabilità delle immagini da cui deriva un’osservazione confortevole, che non affatichi gli occhi. Oltre gli otto, dieci ingrandimenti (8x e 10x), occorre infatti fissare il binocolo a un treppiedi se si vuole che le immagini siano stabili e non tremolanti. Nessuno vorrebbe però passeggiare nei boschi o lungo un fiume con un pesante treppiedi nello zaino per cui, anche se esistono binocoli 12x o 16x, il buon senso impone di non superare, per l’osservazione degli uccelli e degli altri animali, i 10 ingrandimenti (10x).
Deve essere luminoso per vedere anche al crepuscolo
Un binocolo luminoso permette di avvistare gli uccelli, senza rinunciare al dettaglio, anche al crepuscolo o dove la luce scarseggia. La luminosità dipende (anche) dal diametro delle due lenti esterne, quelle cioè poste in posizione diametralmente opposta agli oculari. Più queste sono grandi, più il binocolo è luminoso. La luminosità di un binocolo deve però fare i conti con il suo peso: più le lenti sono grandi, più il binocolo diventa pesante. Un buon compromesso si raggiunge con lenti di diametro pari a 42 oppure 50 mm.
Campo visivo
Portando il binocolo agli occhi quando ci si trova di fronte a uno spazio aperto, osserviamo l’area antistante ingrandita. La sua larghezza, se ci posizioniamo a 1.000 m di distanza dal soggetto, è detta Campo Visivo Reale e si misura in metri. Utilizzando per esempio un Nikon Prostaff 3S 8×42, l’area osservata a 1.000 m di distanza è larga 126 m. Se ripetessimo la stessa osservazione con un Prostaff 3S 10×42 ci troveremmo, sempre a 1.000 m di distanza dal soggetto, a osservare un’area larga 122 m, 4 m in meno del precedente. A un più piccolo ingrandimento corrisponde una più ampia area osservata il che, quando si fa birdwatching, può essere utile per una più veloce localizzazione degli uccelli. Ciò dimostra che non necessariamente un binocolo con più alto potere di ingrandimento è da preferire a uno “meno potente”. Altri interessanti binocoli, più economici dei Prostaff, sono quelli della serie Aculon T02, sempre di Nikon
La pupilla d’uscita, più difficile da dire che…
La pupilla d’uscita, altra caratteristiche importante per un binocolo da usare all’aria aperta e per vedere gli uccelli, si ottiene dividendo il diametro delle lenti per l’ingrandimento. Un binocolo 8×42 ha quindi una pupilla d’uscita di 5,25 mm, un ottimo valore e adesso spieghiamo il perché. La pupilla di uscita di un binocolo, in termini pratici, è quel piccolo cerchio luminoso che si vede se osserviamo da una ventina di centimetri dentro gli oculari. Maggiore il suo valore, maggiore la capacità del binocolo di risultare confortevole con poca luce. Questo perché il diametro della pupilla dei nostri occhi varia da 2 a 7 mm a seconda della luminosità dell’ambientale. Al mattino, in piena luce, è di circa 2 mm; alla sera o al buio la pupilla si dilata fino a raggiungere un diametro di 6 mm e oltre.
Il suggerimento è quello di optare per un binocolo la cui pupilla d’uscita abbia un valore intermedio fra i due in modo da permettere, anche con poca luca, di agganciare con gli occhi il soggetto e riconoscere più agevolmente i dettagli. Un’ampia pupilla d’uscita rende la visione più riposante. Un buon compromesso è dato dai modelli 8×42 che assicurano 8 ingrandimenti, una pupilla d’uscita di 5,25 ideale per osservare anche con poca luce e localizzare immediatamente uccelli e altri animali, infine un peso di poco superiore ai 500 g.
Colori reali
L’osservazione degli uccelli in natura è spesso finalizzata anche al loro riconoscimento, quindi alla individuazione della specie d’appartenenza. Da questo punto di vista assume importanza la fedeltà con cui il binocolo riproduce i colori. Eventuali dominanti del giallo o del verde, tipiche dei binocoli di scarsa qualità, rendono difficoltoso il riconoscimento. Tutti i binocoli di Nikon Sport Optics utilizzano lenti di qualità in grado di riprodurre i colori così come li si osserva a occhio nudo.
E se piove o il binocolo cade in acqua?
Passeggiare in natura per osservare animali e uccelli è un hobby che non conosce stagioni. Trascorrere ore e ore all’aria aperta significa anche sottoporsi al rischio di pioggia. Per questo motivo diversi binocoli della linea Nikon Sport Optics sono “tropicalizzati”, ossia impermeabili all’umidità e all’acqua. Li si può usare con tranquillità in ambienti umidi o sotto la pioggia senza rischiare che l’acqua si infiltri al loro interno. Ma c’è di più: la particolare costruzione li rende impermeabili anche in immersione. Se il binocolo ci sfugge di mano e casca in acqua, nessuna paura: i binocoli Nikon Sport Optics sono a tenuta stagna fino a un metro di profondità e per un massimo di 10 minuti. E quasi tutti sono riempiti di azoto, un gas che li protegge dalla formazione di fastidiosa condensa sulle lenti quando, binocolo al collo, passiamo da un ambiente freddo a uno caldo.