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Nikon Z: più di 100 anni di storia in un sistema mirrorless


Avere fra le mani una Nikon Z significa attraversare in pochi attimi più di un secolo di storia. Se Nikon ha festeggiato i suoi primi 100 anni lo scorso 25 luglio 2017, le Nikon Z racchiudono al loro interno tutto ciò che l’azienda giapponese ha imparato in questo lungo periodo di tempo. Lo fanno però guardando al futuro, a come evolverà la tecnologia ottica, a quelli che saranno i trend degli appassionati e dei professionisti i quali, per essere competitivi sul mercato, oltre che seguire le tendenze dovranno anche anticiparle.

Nikon Z series

Lo straordinario know how che Nikon ha accumulato nel tempo si ritrova oggi nei suoi sensori di immagine, nell’ergonomia dei nuovi corpi macchina, nelle velocità operative e negli obiettivi NIKKOR Z che hanno e avranno il compito di fare da ponte fra il mondo reale e il cuore di ogni fotocamera Z. 
Il segreto per un imaging grandioso, d’altronde, sta nella luce. E cosa meglio delle ottiche NIKKOR Z può oggi e potrà in futuro veicolare questo straordinario dono della natura dalla realtà fisica all’immagine digitale?
Per la maggior parte delle creature viventi che si sono evolute sulla Terra, non va dimenticato, la prima e più importante informazione che arriva ai loro apparati sensoriali è proprio la luce. E trasferire il mondo reale in un’immagine, riproducendone la profondità e le emozioni che lo stesso è in grado di trasmettere, è l’obiettivo che Nikon si è prefisso quando ha dato vita al sistema mirrorless Z. Oggi, che il suo catalogo comprende diversi modelli di fotocamere Z (nei formati FX e DX) e decine di obiettivi NIKKOR Z, è possibile, senza tema di smentita, credere che lo scopo sia stato pienamente raggiunto. 

Le Nikon Z 9 e Nikon Z 8 sono le attuali ammiraglie del sistema mirrorless Nikon Z. La Z 8 eccelle per compattezza, riproponendo gran parte delle caratteristiche tecniche della Z 9, ma in un corpo il 30% più piccolo. A destra la Nikon D850, una delle più apprezzate reflex Nikon della storia: il corpo della mirrorless Z 8 è il 15% piccolo di quello della blasonata reflex.

Straordinari standard di precisione

Per comprendere fino in fondo il livello di precisione che contraddistingue i processi di lavorazione messi in atto da Nikon per realizzare i suoi prodotti, è bene ricorrere a due esempi: il primo riguarda la produzione dei suoi semiconduttori, il secondo, nello specifico, gli obiettivi NIKKOR e, più in particolare, i NIKKOR Z. L’azienda giapponese infatti – la precisazione è d’obbligo – oltre a produrre le migliori fotocamere e strumenti ottici sul mercato, si occupa di progettare e dar vita anche a soluzioni business (microscopi, strumenti di misura, lenti correttive, mirini telescopici e, per l’appunto, semiconduttori). 
Questi sono utilizzati in tutti i moderni prodotti tecnologici, dai computer alle automobili, dagli smartphone ai vari mezzi di comunicazione. Per produrli, Nikon utilizza un sistema di litografia capace di ridurre ampi e complessi schemi di circuiti elettronici su minuscoli wafer di silicio, utilizzando lenti il cui potere risolvente è fra i più elevati che l’umanità sia oggi in grado di concepire.
Si supponga di ridurre e proiettare su una superficie di dimensioni pari a quella di un francobollo l’intera area che racchiude le regioni Emilia e Romagna, Lombardia e Veneto (per circa 63.000 km2) senza che nulla resti escluso. 
Per farlo, il sistema ottico utilizzato deve essere in grado di risolvere e proiettare sulla piccola superficie di silicio oggetti grandi quanto le strisce pedonali di ogni strada che attraversa le tre regioni, affinché le stesse siano riconoscibili. È come se l’obiettivo avesse una capacità di risoluzione tale da permettere a un satellite in orbita intorno alla Terra di riconoscere un pedone fermo al semaforo nel centro di una qualsiasi città italiana. Non male.
Il secondo esempio fa ben capire quanto precisa debba essere la curvatura delle lenti utilizzate per costruire le ottiche NIKKOR Z. Perché, per ottenere immagini di qualità degne del nome Nikon, è necessario controllare la luce e l’andamento dei suoi raggi con estrema precisione. Affinché ciò sia possibile, la curvatura delle lenti interne a ogni ottica NIKKOR deve essere perfetta e non presentare deviazioni significative dai valori matematici imposti dalla fisica.
Si immagini che una singola lente venga ingrandita fino a raggiungere le dimensioni del tetto convesso dello stadio di baseball Tokyo Dome, la struttura sportiva principale della città di Tokyo dove si svolgono i più importanti incontri di baseball, calcio, basket e football americano. Bene, l’entità della maggiore discrepanza rilevata, dopo questo ipotetico ingrandimento, deve essere inferiore allo spessore di un capello. Pochi micron di tolleranza sulla superficie di una lente avente un diametro di circa 210 m.  
Ciò dà l’idea di quello che Nikon riesce a fare, in termini di precisione, nelle sue produzioni di routine. Nonostante tutto, la casa giapponese è alla continua ricerca di standard produttivi ancora più accurati.

I due numeri magici del sistema mirrorless Nikon Z: 55 e 16

Tanta precisione e la capacità di prevedere il futuro della tecnologia fotografica hanno portato Nikon a progettare le mirrorless Nikon Z e l’attacco Z-Mount discostandosi fortemente dagli standard adottati dalle case concorrenti. La domanda alla base di ogni sviluppo riguardava, nelle fasi iniziali, la possibilità di realizzare un sistema per fotocamere mirrorless in grado non solo di garantire prestazioni eccezionali, ma anche compattezza e intuitività di funzionamento. 
La risposta a queste esigenze è arrivata mettendo insieme un diametro interno dell’innesto degli obiettivi di 55 mm e una distanza “piano focale-flangia” (tiraggio) di appena 16 mm, valore record, quest’ultimo, nel panorama fotografico attuale e probabilmente futuro.

L’attacco a baionetta Nikon Z ha diametro di 55 mm e tiraggio di 16 mm (distanza flangia-piano focale)

La capacità infatti di un obiettivo di catturare più luce possibile è un requisito irrinunciabile per un sistema fotografico che deve garantire immagini strabilianti, sempre e comunque.
Quanto più ampio è il diametro interno dell’innesto, tanto maggiore è la quantità di luce in ingresso. Ma diametri eccessivi avrebbero reso le fotocamere troppo ingombranti e poco pratiche da usare. I calcoli quindi hanno tenuto conto del sensore in formato FX (35,9×23,9 mm) attualmente utilizzato sulle mirrorless Z portando a considerare il valore di 55 mm ideale per centrare lo scopo.
Con un simile diametro inoltre erano e sono garantiti i tre elementi chiave di ogni immagine, ossia la risoluzione, la gamma dinamica e la profondità di campo. Al riguardo di quest’ultima, l’attenzione di Nikon è stata massima. E poiché con un diametro di 55 mm, tanto il centro del sensore quanto i punti periferici avrebbero ottenuto grandi quantità di luce, sarebbe stato più facile progettare obiettivi per fotografare e riprendere video con qualsiasi combinazione di lunghezza focale e apertura. Gli stessi criteri di calcolo che hanno condotto ai 55 mm hanno permesso di determinare il tiraggio più adeguato – 16 mm – affinché la luce in entrata fosse trasmessa al sensore nella sua forma più pura. Il valore di 16 mm ha di conseguenza imposto una miniaturizzazione di tutto ciò che si trova sopra il sensore di immagini, a tutto vantaggio di un sistema fotografico che resta compatto e quindi pratico da usare.

Le mirrorless Nikon Z: dalla Nikon Z 9 alla Nikon Z fc

La gamma Nikon Z è composta oggi da più corpi macchina, alcuni in formato FX altri DX, e da obiettivi NIKKOR Z a cui vanno aggiunti i flash della serie Speedlight e accessori vari. La gamma FX può contare sull’ammiraglia Nikon Z 9, che meglio interpreta le innovazioni e le potenzialità del sistema mirrorless Z, e sui modelli Z 8, Z f, Z 7II, Z 6II e Z 5 i quali, rispettivamente, incarnano il concetto di “versatilità”, “perfezionismo” e “praticità”. Le Nikon Z DX, che utilizzano sensori con dimensioni pari a 23,5×15,7 mm, rispondono invece alle sigle Z 50, Z 30 e Z fc, tutte e tre pensate per chi, pur volendo approcciare il mondo delle Nikon Z, trova il suo equilibrio nell’efficienza dei sensori più compatti. 


Le immagini raffigurano i corpi macchina delle attuali Nikon Z nelle giuste proporzioni: dalla più grande Nikon Z 9 alla più “piccola” Nikon Z 30.

Le caratteristiche che descrivono in sintesi la top di gamma Nikon Z 9 sono: 45,7 megapixel di risoluzione, intervallo di sensibilità ISO 64-25.600, massima risoluzione di acquisizione video pari a 8 K (7.680×4.320 pixel a 30 fps), due slot per la memorizzazione delle immagini (l’uno per memory card CFExpress, l’altro per XQD), mirino elettronico OLED da 3.690k punti, LCD posteriore da 3,2 pollici e 2.100k pixel di risoluzione, 20 fps in modalità scatto continuo, 493 punti AF per uno dei sistemi AF ibridi (con rilevamento di fase e del contrasto) più avanzati e precisi dell’intero panorama fotografico.

Più di 40 ottiche NIKKOR Z: dal NIKKOR Z 58mm f/0.95 S Noct al NIKKOR Z 800mm f/6.3 VR S, passando per il NIKKOR Z 135mm f/1.8 S Plena

Decisamente ricca la collezione di obiettivi NIKKOR Z che conta più di 40 modelli pensati per consentire ai fotografi e ai videomaker di spaziare da una situazione di scatto all’altra. 
Di questi, gli obiettivi NIKKOR Z 18-140mm f/3.5-6.3 VR DX, NIKKOR Z 24mm f/1.7 DX, NIKKOR Z 12-28mm f/3.5-5-6 PZ VR DX, NIKKOR Z 16-50mm f/3.5-6.4 VR DX e NIKKOR Z 50-250mm f/4.5-6.3 VR DX sono pensati esclusivamente per le mirrorless Nikon Z in formato DX, i restanti per il formato FX. Agli ultra-grandangoli, grandangoli, normali, macro, teleobiettivi e super teleobiettivi, seguono i duplicatori di focale che permettono di raggiungere lunghezze focali straordinarie.
Abbinando i duplicatori Nikon Z TC-1.4x e Nikon Z TV-2.0x al super-teleobiettivo NIKKOR Z 800mm f/6.3 VR S si ottengono, per esempio, le focali rispettive di 1.120 mm e 1.600 mm, perfette per fotografare gli animali selvatici in natura ma anche per fare fotografia astronomica ad alti livelli. Punta di diamante della collezione Nikon Z è il NIKKOR Z 58mm f/.095 S Noct, ottica eccellente per la realizzazione di ritratti in luce naturale dal superbo effetto bokeh. Gli obiettivi NIKKOR Z per i corpi FX sono utilizzabili anche con le mirrorless Z DX tenendo conto del fattore di conversione pari a 1,5 da applicare alle focali. Di più recente introduzione è il NIKKOR Z 135mm f/1.8 S Plena, ottica straordinaria da impiegare in ambito ritrattistico e sportivo.